Differenze tra Trust Autodichiarato e Living Pure Trust

Trust Autodichiarato o

(self-declared Trust)

– **Definizione**: Un Trust Autodichiarato è un tipo di trust in cui il settlor (colui che crea il trust) è anche il Trustee (colui che gestisce il trust) e spesso il beneficiario. Questo tipo di trust è creato attraverso una dichiarazione scritta, spesso utilizzato in Civil Law, es. Italia ma con adattamenti. 

– **Caratteristiche**:

  – **Controllo**: Il Disponente ha il pieno controllo sui beni nel trust.

  – **Flessibilità**: Può essere modificato o revocato dal settlor in qualsiasi momento.

  – **Implicazioni fiscali**: I redditi generati dal trust possono essere tassati direttamente al settlor, poiché il trust non è considerato un’entità separata per fini fiscali.

Confronto e Aspetto:

Controllo = Disponente è anche Trustee

Atto Costitutivo = Il Disponente si nomina Trustee di se stesso (persona fisica), autonomia limitata.

Flessibilità = Alta può essere modificato/revocato

Protezione dei Beni = Limitata

Implicazioni Fiscali = Tassazione diretta al Disponente semplificazioni e gestione diretta.

Trasparenza = rischio di confusione tra ruoli.

In Italia, può essere riconosciuto solo se conforme alla L. 364/1989. 

Living Pure Trust

– **Definizione**: Un Living Pure Trust è un tipo di trust che si basa su principi di Common Law, progettato per proteggere l’identità, i diritti sul corpo, i beni e garantire che vengano gestiti secondo le volontà del Settlor/Disponente durante la sua vita e dopo la sua morte. 

– **Caratteristiche**:

Diritti patrimoniali: beni mobili e immobili, titoli, conti bancari.

Diritti non patrimoniali: in alcuni casi, può includere diritti legati all’identità, come nome, immagine, firma, voce, e altri attributi personali, se riconosciuti come beni giuridici trasferibili o tutelabili.

  – **Separazione dei beni**: I beni nel trust sono separati dai beni personali del settlor, offrendo una maggiore protezione legale.

  – **Beneficiari**: I beneficiari possono essere designati in modo specifico, e le disposizioni possono essere dettagliate per garantire che i beni vengano distribuiti secondo le volontà del settlor.

  – **Implicazioni fiscali**: Potrebbe offrire vantaggi fiscali, a seconda della giurisdizione e delle specifiche circostanze del trust.

Controllo e Aspetto:

Controllo = Trustee separato dal Settlor/Disponente, Beneficiario sono ruoli separati. 

Atto Costitutivo = Redatto da un Disponente che nomina un Trustee terzo.

Flessibilità = Meno flessibile, più strutturato, successione, gestione fiduciaria.

Autonomia del Trustee = Il Trustee ha poteri e doveri fiduciari verso i beneficiari

Protezione dei beni = Maggiore separazione dei beni, protezione legale

Implicazioni fiscali = Potenziali vantaggi fiscali

 Considerazioni Finali

La scelta tra un Trust Autodichiarato e un Living Pure Trust dipende dalle esigenze specifiche del disponente/settlor, dalla complessità dei beni e dagli obiettivi di pianificazione patrimoniale. 

Il Trust autodichiarato è spesso usato per semplificare la struttura quando non si vuole coinvolgere un terzo come Trustee.

Tuttavia, dal punto di vista della protezione patrimoniale, il Living Pure Trust è più efficace, perché crea una vera separazione tra chi dispone e chi amministra.

In Italia, entrambi i modelli devono essere compatibili con la Convenzione dell’Aja e con la Legge 364/1989, ma il trust autodichiarato può essere visto con maggiore sospetto dai giudici, specie se usato per schermare beni.