Consensus e Conventio nella Sovranità e Autoderminazione

La distinzione tra “conventio” e “consensus” affonda le sue radici nel diritto romano, e la loro differenziazione è stata oggetto di dibattito tra i giuristi.
Il principio del “nemo tenetur se detegere” rappresenta una pietra miliare del diritto processuale e della filosofia giuridica, garantendo la tutela dell’individuo contro abusi di potere. Nato nel contesto della Common Law nel 1791, questo principio sancisce che nessuno può essere obbligato a incriminare sé stesso, preservando così l’equità e l’autonomia personale.
Nel contesto contrattuale e comunicativo moderno, il consenso assume un ruolo centrale. Nei contratti, nelle email o nella messaggistica, la manifestazione di consenso può essere implicita o esplicita. Ad esempio, la mancata opposizione a una proposta ricevuta può essere interpretata come accettazione del contratto. È quindi fondamentale per le parti coinvolte comprendere il valore giuridico delle proprie risposte e agire tempestivamente per opporsi, se necessario.
Questo principio non solo protegge i diritti individuali, ma sottolinea anche l’importanza di un equilibrio tra potere statale e libertà personale. Nel mondo sempre più digitale e interconnesso, la consapevolezza sul significato del consenso è cruciale per evitare implicazioni legali indesiderate e garantire il rispetto delle libertà fondamentali.
La distinzione tra “conventio” e “consensus” affonda le sue radici nel diritto romano, e la loro differenziazione è stata oggetto di dibattito tra i giuristi. Ecco una spiegazione delle differenze principali:
Consensus:
Significato generale:
Il “consensus” si riferisce all’accordo delle volontà, all’incontro delle menti. È l’elemento soggettivo dell’accordo, l’intenzione comune delle parti.
In termini moderni, potremmo dire che il “consensus” è il “volere” comune.
Nel diritto romano:
Rappresentava l’elemento fondamentale per la formazione di un accordo.
In alcuni contratti, il “solus consensus” (il solo consenso) era sufficiente per creare un vincolo giuridico.
Conventio:
Significato generale:
La “conventio” è l’atto concreto attraverso il quale si manifesta l’accordo. È l’elemento oggettivo, la realizzazione pratica del consenso.
In termini moderni, potremmo dire che la “conventio” è l'”atto” che manifesta il volere.
Nel diritto romano:
Poteva assumere diverse forme, come un accordo verbale, un patto scritto o un comportamento concludente.
Era il veicolo attraverso il quale il “consensus” diventava rilevante per il diritto, la “conventio” era l’atto che derivava dal consenso.
Differenze chiave:
Il “consensus” è l’elemento interno, l’accordo delle volontà, mentre la “conventio” è l’elemento esterno, la manifestazione di quell’accordo.
Il “consensus” è l’intenzione, la “conventio” è l’azione.
In sostanza, il consensus è il pensiero, e la conventio è l’azione che ne consegue.
In sintesi, il “consensus” è l’accordo delle menti, mentre la “conventio” è la forma in cui quell’accordo si manifesta.
La principale differenza tra conventio e consensus risiede nella loro applicazione: la conventio implica una formalità nell’accordo, mentre il consensus è l’accordo stesso senza la necessità di formalizzazione.
Altri tipi di consenso:
Consenso implicito – consenso espresso/implicito – tacito consenso – consenso oblatus/oblato.
1) #Consenso implicito: – Non espresso verbalmente: A differenza del consenso esplicito, che richiede una dichiarazione chiara e inequivocabile, il consenso implicito si manifesta attraverso comportamenti o azioni.
Oggettività: Il consenso implicito deve essere desunto da elementi oggettivi e verificabili, non da mere supposizioni o interpretazioni soggettive.
2) #Consenso espresso/esplicito: – Il consenso espresso, noto anche come consenso esplicito o diretto, si verifica quando qualcuno acconsente esplicitamente alla raccolta, all’utilizzo o alla condivisione dei propri dati personali.
Ecco alcuni aspetti chiave del consenso espresso:
Libero: – il consenso deve essere dato liberamente, senza alcuna forma di coercizione o pressione.
Specifico: – il consenso deve essere richiesto per ogni singola finalità del trattamento dei dati.
Informato: – la persona deve essere informata in modo chiaro e comprensibile su quali dati verranno trattati, per quali finalità e chi sarà il responsabile del trattamento.
Inequivocabile: – il consenso deve essere dato tramite un’azione positiva e chiara, come spuntare una casella, cliccare su un pulsante o firmare un documento.
Revocabile: – la persona ha il diritto di revocare il proprio consenso in qualsiasi momento, con la stessa facilità con cui lo ha dato.
3) #Consenso tacito: – Il consenso tacito è una forma di consenso che si manifesta attraverso comportamenti o azioni, senza una dichiarazione esplicita. In altre parole, si deduce la volontà di una persona dal suo comportamento, piuttosto che da una sua affermazione diretta.
Ambito giuridico:
Nel diritto civile, il consenso tacito può essere rilevante per la conclusione di contratti o per la prosecuzione di rapporti giuridici. Ad esempio, la rinnovazione tacita di un contratto di locazione.
Nel diritto penale, il consenso tacito può essere considerato una causa di giustificazione, purché sia libero e spontaneo.
4) #Consenso oblato – Il termine “oblato” deriva dal latino “oblatus”, participio passato del verbo “offerere”, che significa “offrire”. Nella religione significa consacrazione a Dio.
Nel diritto contrattuale, l’oblato è il destinatario di una proposta contrattuale. In altre parole, è la persona o l’entità a cui viene offerta la possibilità di concludere un contratto.
Punti chiave per comprendere il ruolo dell’oblato:
RICEZIONE DELLA PROPOSTA: – L’oblato riceve una proposta contrattuale dal proponente.
LIBERTA’ DI SCELTA: – L’oblato ha la libertà di accettare o rifiutare la proposta.
ACCETTAZIONE: – Se l’oblato accetta la proposta, il contratto si perfeziona.
RIFIUTO: – Se l’oblato rifiuta la proposta, il contratto non si conclude.
CONTROPROPOSTA: – L’oblato può anche rispondere con una controproposta, che a sua volta deve essere accettata dal proponente per formare un contratto.
Conclusioni:
Si ricorda che lo Stato è una formazione contrattuale sociale ma “unilaterale”, di conseguenza il rapporto tra Stato e cittadino nella filosofia contrattualistica si basa su un “FONDAMENTO NON CONSENSUALE”. Il “consenso” è talmente importante da essere considerato il “Vostro Sigillo” nonché “Principio di Sovranità” su cui si basa l’Autodeterminazione, rappresenta l’espressione di Volontà fondamentale per la validità dei contratti.