Autodeterminazione e salute i danni devono essere risarciti vediamo come e in che modo
**La Sentenza 16633/2023: Un Pilastro per il Consenso Informato in Italia**
La recente sentenza 16633/2023 della Corte di Cassazione segna un momento cruciale nella giurisprudenza italiana, in particolare per quanto riguarda il consenso informato e la responsabilità medica. Questa pronuncia pone l’accento sul diritto fondamentale del paziente all’autodeterminazione e sulle conseguenze risarcitorie derivanti dalla sua violazione.
Tutto si basa sul Consenso Informato: Un Diritto Fondamentale
La Corte di Cassazione ha ribadito che il consenso informato non è un semplice obbligo burocratico, ma un diritto fondamentale del paziente. Ogni individuo ha il diritto di ricevere informazioni chiare, complete e comprensibili riguardo alla natura e agli scopi di un intervento medico, ai rischi e benefici associati, alle alternative terapeutiche disponibili e alle conseguenze di un eventuale rifiuto del trattamento.
Risarcimento per Violazione del Diritto all’Autodeterminazione
La sentenza sottolinea che la mancata o inadeguata informazione da parte del medico, che lede la libertà decisionale del paziente, può dar luogo al risarcimento del danno non patrimoniale. Questo danno non si limita alle lesioni fisiche o psichiche (danno biologico), ma include anche il danno esistenziale, ovvero la sofferenza psicologica e la limitazione della libertà personale derivanti dalla violazione del diritto all’informazione.
Implicazioni Pratiche
Le conseguenze pratiche di questa sentenza sono significative:
1. **Tutela Rafforzata per i Pazienti**
I pazienti vedono rafforzata la loro posizione nella relazione medico-paziente, con una maggiore garanzia di ricevere informazioni trasparenti e dettagliate.
2. **Maggiore Responsabilità per i Medici**
I professionisti sanitari sono chiamati a un livello più alto di diligenza nel fornire informazioni e nel garantire che il consenso del paziente sia realmente informato.
3. **Facilitazione delle Azioni Risarcitorie**
I pazienti danneggiati dalla violazione del diritto all’autodeterminazione avranno strumenti più chiari per agire in giudizio e ottenere un risarcimento adeguato.
Conclusioni
Con la sentenza 16633/2023, la Corte di Cassazione riafferma l’importanza del consenso informato come pilastro della relazione medico-paziente. Questo pronunciamento rappresenta un passo avanti verso una maggiore tutela dei diritti dei pazienti e una responsabilizzazione più marcata dei medici. È un richiamo al fatto che la salute non è solo una questione di cura fisica, ma anche di rispetto della dignità e delle scelte personali di ogni individuo.